In questo articolo, approfondiremo l’importante ruolo ricoperto da un’invenzione a dir poco geniale che ha fatto scalpore negli ultimi anni, soprattutto tra gli ambientalisti.

Il Waste-Shark, conosciuto anche come Drone-Squalo, è stato progettato per raccogliere i rifiuti nei bacini d’acqua chiusi.

L’idea è nata prendendo spunto dallo squalo balena, considerato come uno dei raccoglitori di biomassa marina più efficienti in natura: da qui nasce il Waste Shark, progettato dal sudafricano Richard Hardiman e realizzato dall’azienda olandese RanMarine Technology.

Questi droni vengono utilizzati e controllati da remoto, permettendo inoltre, di effettuare scansioni e monitorare le condizioni dell’ambiente marino grazie a sensori e tecnologie all’avanguardia (come sistemi anticollisione). Il WasteShark vanta diversi vantaggi, tra cui l’ecocompatibilità con zero emissioni a effetto serra, la versatilità nelle applicazioni, il basso costo, la facilità di funzionamento e l’impiego portatile. Ha un’autonomia di circa 8h, dopodiché il drone viene guidato presso appositi Shark Pod, ossia stazioni di attracco e ricarica.

RanMarine vende WasteShark in due varianti:

  • di classe A (telecomandato da un operatore e utilizzato solamente per rimuovere la biomassa);
  • di classe B (unità autonoma che, attraverso un sistema di sensori per la raccolta dati, imposta il campo d’azione gestendo autonomamente la pulizia del bacino d’acqua).

Oltre al Waste Shark, l’azienda RanMarine Technology ha progettato ulteriori versioni del drone, specializzate per utilizzi diversi, tra cui:

  • Mega Shark: ha una maggiore efficienza in termini volumi di rifiuti raccolti, una maggiore durata e può essere equipaggiato con un sistema di compattazione dei rifiuti aggiuntivo a bordo;
  • Oil Shark: nasce in risposta alle fuoriuscite accidentali di idrocarburi in ambiente acquatico.

I Waste Shark sono già in uso nelle acque di alcuni Paesi, tra cui Dubai, Paesi Bassi, Sudafrica e Gran Bretagan. Inoltre, Sky Ocean Rescue e WWF hanno dato un notevole contribuito per permetterne l’utilizzo anche nelle acque del porto di Ilfracombe, nel nord del Devon: garantendo un funzionamento di cinque giorni alla settimana, il drone è in grado di recuperare fino a 15 tonnellate di detriti galleggianti all’anno.

Siamo scelti da molte grandi Organizzazioni per i seguenti motivi

Responsabili

Presenti

Competitivi

Professionali

Efficienti

Affidabili