Verso la produzione di 4 t/giorno di H₂ verde marino

Il 20 giugno di quest’anno, è entrato in funzione un progetto pilota per la produzione di idrogeno verde marino nelle acque oceaniche. E da allora ha sfidato le ostiche condizioni ambientali del mare aperto producendo i primi chili di carburante: ben 400 kg al giorno.

L’impianto si trova nell’Oceano Atlantico, a 20 chilometri dalle coste di Le Croisic, comune francese della Loira Atlantica e l’azienda ha scelto volontariamente di affrontare le condizioni marine più difficili, con l’obiettivo di usare questa esperienza come versione beta di progetti più ambiziosi.

Come funziona?

Il sistema è costituito da un elettrolizzatore (cioè, una cella da 1 MW), che è stato montato su una piattaforma galleggiante riprogettata appositamente per stabilizzare l’unità produttiva e poi collegato ad un hub di test, che è connesso a sua volta ad una turbina eolica galleggiante. Quest’ultima fornisce l’energia per la produzione dell’idrogeno verde marino.

Perché puntare alle acque oceaniche?

Il motivo è che le risorse energetiche marine, vento in primis, sono abbondanti e potenti, non hanno problemi di occupazione del suolo e determinano un minore impatto ambientale.

Non mancheranno le sfide …

L’acqua necessaria all’elettrolisi è presa direttamente dal mare e richiede quindi un processo di dissalazione e purificazione. Inoltre, la piattaforma deve dimostrare di saper resistere a stress ambientali duraturi, dalla corrosione esercitata dal sale, agli urti generati dalle onde e agli sbalzi di temperatura. Ma soprattutto deve riuscire ad operare in modo completamente automatico, grazie all’aiuto di specifici algoritmi, senza l’intervento fisico di un operatore. Salvo periodi di manutenzione programmata.

Ovviamente sarà eseguita una larga serie di test per la registrazione del comportamento e delle prestazioni della piattaforma, così come la produzione dell’idrogeno stesso.

Trattasi quindi di un vero e proprio “sito galleggiante per la produzione di idrogeno rinnovabile” e primo al mondo. Ci auguriamo che questo progetto possa fare da apri fila per la produzione di massa di idrogeno e la decarbonizzazione dell’industria e dei trasporti.