Da tempo il settore navale sta studiando un ritorno all’energia del vento per le grandi imbarcazioni da carico. Proprio in merito a ciò è stata presentata da poco la “Pyxis Ocean”, ovvero la prima imbarcazione da carico ad essere equipaggiata con due WindWings: grandi vele alari alte fino a 37,5 metri che vengono montate sul ponte delle navi per sfruttare la forza del vento.

Navi commerciali a propulsione eolica?

Ad oggi secondo l’Associazione Internazionale Windship (IWSA) si possono già contare oltre 20 grandi navi commerciali e una decina di navi da crociera dotate di sistemi alari. Un altro esempio ne è la “Oceanbird”, di natura svedese ed è una tra le più grandi navi al mondo con ben cinque vele alari, lunga 98 metri e in grado di sfruttare il vento tanto da tagliare le emissioni di CO₂ del 90%.

Il varo è fissato per il 2024.

Perché è importante?

Perché i nuovi sistemi di propulsione eolica consentono di ridurre il consumo di carburante e con esso le emissioni generate. A seconda delle condizioni meteorologiche e marine il fabbisogno energetico dell’imbarcazione può essere ridotto da un 10% ad un 30% circa.

Qual è l’obiettivo?

Si stima che queste grandi vele alari possano generare un risparmio medio di carburante fino al 30% sulle navi di nuova costruzione e questo dato potrebbe aumentare se utilizzato in combinazione con carburanti alternativi. L’obiettivo è quello di aprire la strada ad una nuova generazione di navi commerciali, che possa portare ad un risparmio di 1,5 tonnellate di carburante al giorno, con la possibilità di risparmiare di più sulle rotte transoceaniche. Ciò può tradursi in un risparmio di olio combustibile pesante (HFO) da parte degli armatori a circa 800 dollari per tonnellata.

L’ utilizzo della propulsione eolica è un piccolo compromesso per decarbonizzare la navigazione e fortunatamente nei prossimi anni verranno varate molte più navi a propulsione eolica.

Per le compagnie di navigazione, dunque, il rischio più grande ad oggi è non investire in un futuro sostenibile.

“L’industria marittima sta intraprendendo un viaggio verso la decarbonizzazione: certo non è facile, ma è entusiasmante …”