Un team di ricerca dell’Institute of Process Engineering dell’Accademia cinese delle Scienze ha messo a punto un nuovo tipo di materiale amorfo, ovvero un liquido che si comporta come un solido, basato su catene di amminoacidi con estremità modificate: è il vetro biodegradabile.

Come sono prodotti questi vetri ecologici?

Si tratta di una famiglia di vetri di origine biologica, fabbricati composti di amminoacidi (cioè i mattoni di cui sono composte le proteine), o peptidi. Sono di derivazione biologica e vengono trasformati in un vetro biodegradabile attraverso la classica procedura heating-quenching, ovvero un processo di riscaldamento e raffreddamento rapido. Modificando le estremità delle catene amminoacidiche, si forma un liquido superraffreddato (portato a temperature inferiori a quelle della solidificazione, senza indurre solidificazione), e quindi un materiale analogo, che si ottiene a fine processo.

Qual è la particolarità?

Tali vetri mostrano biocompatibilità, biodegradabilità e bioriciclabilità superiori ai vetri e ai materiali plastici attualmente in commercio.

Quali sono le prospettive future?

Il concetto di vetro biomolecolare, al di là dei vetri o delle plastiche utilizzate in commercio, può essere alla base di una tecnologia di vita verde per un futuro sostenibile. Tuttavia, il vetro biomolecolare è attualmente in fase di laboratorio e ancora lontano dalla commercializzazione su larga scala.

Nonostante le attese, noi di SCILLA SRL SB, in qualità di Società Benefit, crediamo nella ricerca e nei processi che da essa possono svilupparsi ….E ci auguriamo che progetti come questi, possano concretizzarsi al più presto, in modo da ridurre i costi economici ed eliminare il costo ambientale, ad oggi necessario per il riciclo del vetro.

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