Gli ecosistemi vegetali per la rigenerazione ecologica delle città

Un “cappotto verde” di piante posta su tetti e pareti di edifici, in grado di abbattere quasi il 50% del flusso termico tramite l’ombreggiamento, evapotraspirazione e fotosintesi clorofilliana: il tutto a protezione dalla radiazione solare.

Di cosa si tratta?

Questi sono i risultati ottenuti dal progetto ENEA “Infrastrutture ‘verdi’ per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e la qualità del microclima nelle aree urbane”. Una riduzione della temperatura interna in estate di quasi 3 °C sarà così possibile e in modo del tutto green.

Come funziona?

“Con un sistema di sensori per il monitoraggio microclimatico, abbiamo verificato che le coltri vegetali messe a copertura del solaio e delle pareti esterni di un edificio prototipo, sono in grado di mantenere le temperature superficiali al di sotto dei 30 °C e quindi di evitare le forti variazioni termiche che possono raggiungere anche picchi di temperatura di oltre 50 °C nelle ore più calde. “

Inoltre, tali dati fanno supporre che si possa ottenere una riduzione dei consumi elettrici di circa 2 kWh/m², che si traduce così in un risparmio di energia elettrica di circa 200 kWh per la climatizzazione estiva di un’abitazione di 100 m², tenuto conto di una temperatura di comfort dell’ambiente interno non superiore a 26 °C.”

Quali piante vengono impiegate?

Le varietà di piante impiegate in questo progetto sono molteplici:

–  le piante grasse del genere Sedum della famiglia delle Crassulaceae, per il loro apparato radicale poco profondo, l’efficiente utilizzo dell’acqua, la tolleranza a condizioni di estrema siccità e il tipico metabolismo CAM (Crassulacean Acid Metabolism) per fissare il carbonio;

– un mix di piante Festuca e Poa della famiglia delle Graminaceae;

– la Parthenocissus quinquefolia, nota come “vite americana”, una rampicante resistentissima sia al caldo che al freddo.

La vegetazione sugli edifici è utile anche nell’assorbimento dei composti organici volatili (COV): infatti, l’edera ed altre specie vegetali rampicanti sulla parete verde, riducono del 20% circa la concentrazione di benzene, toluene, etilene e xileni, i COV più comuni in ambiente urbano.

Con questo articolo SCILLA SRL SB, vuol fare luce sulla preziosità e bellezza delle specie vegetali e su quanto il verde urbano svolga una serie di servizi ecosistemici come il miglioramento estetico dell’ambiente per vivere e lavorare, la tutela della biodiversità e di conseguenza anche la riduzione dei consumi energetici.

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